lunedì 7 dicembre 2009

IL MERCANTE D'ACQUA


Un giovane, che gira il mondo zaino in spalla e si guadagna da vivere con piccoli lavori che gli consentono di continuare a viaggiare, si imbarca un giorno con dei pescatori di coralli e approda su un’isola semideserta. Lì decide di fermarsi. In realtà sull’isola un villaggio c’è e il giovane si trova di fronte una comunità a suo modo felice, che lo accoglie e lo integra velocemente. La vita prosegue serena fino a quando l’acqua nei pozzi comincia a scarseggiare e poi si esaurisce completamente. Nell’isola di Terra Secca – questo è il suo nome – c’è anche un padrone, Melebù, che vive in una villa al centro dell’isola circondata da bodyguard e soldati in divisa. Il suo pozzo è l’unico ancora pieno. Per ottenere l’acqua della sopravvivenza, il villaggio decide di vendere tutti i pozzi vuoti a Melebù, che ha già organizzato una stazione di rifornimento d’acqua per le navi in transito. Melebù vede nei lavoratori soltanto manodopera da sfruttare per ricavarne il massimo profitto. Alla sua morte subentra il nipote, che decide di prendere in considerazione le richieste salariali e sociali del villaggio. La vita sull’isola sembra così migliorare. Anche perché il nuovo padrone permette agli operai di diventare consumatori dei propri prodotti e crea in questo modo nuove esigenze di consumo. Fioriscono nuovi stabilimenti, la pubblicità e i primi fast food: la rincorsa ai consumi disgrega però la comunità-villaggio e i pozzi sono ormai in buona parte avvelenati dalla plastica e dai pesticidi. Un gruppo di ribelli convince allora gli abitanti a boicottare i prodotti industriali e a procurarsi da soli ciò di cui hanno bisogno. Ce la faranno. A Terra Secca ormai le sicurezze personali sono garantite dall’economia del bene comune, che riesce a garantire diritti in cambio di tempo.
Questa è la storia da cui è stato tratto il copione che rappresenteremo alla fine del nostro laboratorio di teatro.
In questo post potremo discutere dei progressi del nostro lavoro e dei temi che affronteremo.
BUON LAVORO A TUTTI!!

7 commenti:

  1. Questo post secondo me è molto interessante perchè parla approfonditamente dell'ambiente.
    Riguarda un problema tanto noto in vari paesi del mondo e potrebbe far ragionare la gente, far capire l'importanza della natura e di tutto ciò ritenuto inutile per qualcuno.

    Per me Tistù,forse perchè lo avevo già letto,è un racconto molto molto semplice e decisamente fantastico.Invece il MERCANTE D'ACQUA interessa sia bambini che adulti;è realistico, chiaro e potrebbe
    colpire molto la gente(in poche parole il contrario di Tistù).

    P.S.cosa significa bodyguard?

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  2. I bodyguard sono le guardie del corpo.
    Anche a me ha colpito molto la tematica di questo libro e trovo che sia ricca di interessanti spunti di discussione.
    La storia di Tistù è coinvolgente e fa riflettere su altri aspetti della vita (ad esempio la povertà, la malattia, la morte...) e forse il suo adattamento, a voi che avevate ben presente l'originale, non è piaciuto proprio per questo. Anche se devo dire che le modifiche effettuate dalla prof. Gheller erano veramente divertenti!
    Beh, ora concentriamoci su questa storia... ne vedremo delle belle!!

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  3. MATICIO(MATTIA E MAURIZIO)15 dicembre 2009 alle ore 16:56

    CI PIACE MOLTISSIMO QUESTA STORIA SAREBBE PERFETTA

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  4. questa storia,secondo me,è adatta alla rappre- sentazione del nostro progetto teatro

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  5. Ciao,sono sempre io il sig.bonaldigho. Questo argomento MI HA COLPITO MOLTO!
    Infatti,io,ho votato per questa storia.
    Riguardo a Artu non vedo l'ora di provare le sue scene.
    Tanti saluti,e felice anno nuovo

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  6. Mi piace molto la storia che ci è stata proposta per rappresentarla e io mi sento bene nei panni di "Riccardo" che, insieme ad "Ali" vanno a scoprire l'isola di Bella Terra...Non mi risulta difficile imparare le battute a memoria e mi diverto proprio tanto quando entro in scena..
    Vedo i miei compagni tutti contenti e pronti a dare il meglio!
    La nostra avventura continua proprio bene..grazie prof!

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  7. Riccardo Mason 1^ B15 marzo 2010 alle ore 20:58

    A distanza di qualche mese, dato che siamo già a marzo, posso dire che il progetto teatro sta andando alla grande!! Abbiamo aggiunto altre battute, portato dei cambiamenti ai personaggi, iniziato a creare cappelli, Mefox, abbiamo dato un altro nome alla città che visiteremo...e siamo sempre agitati, prof comprese! Eh , si, mi sa che anche le prof stanno sentendo l'arrivo del grande debutto..vero? Mi piace molto il nuovo nome dato alla città e con la prof Dp.stiamo imparando la canzone di "acqua chiara".
    Compagni di classe, scrivete anche voi le vostre impressioni, perchè su questo post non ci sono molti commenti...dai, dite la VOSTRA!XD

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