martedì 8 dicembre 2009

REGISTRO LINGUISTICO


Ricordo perfettamente quel giorno perché a scuola ho fatto una colossale figura di ci-a-ci-ci-a (per la cronaca: odio il suono delle parolacce e se proprio devo dirle preferisco fare lo spelling all'inglese). Certo, figuracce ne ho fatte tante in vita mia, ma quella ha battuto davvero ogni record. Mi vergogno perfino a raccontarla e forse farei meglio a tenerla per me… Ma nel frattempo sono sicuro che gira già su Internet (potenza dei pettegolezzi scolastici) e quindi posso anche sputare il rospo.
Ora di matematica: il Manetti cincischia alla lavagna e si blocca sul massimo comun divisore. La prof lo rimanda a posto e chiama me a finire l'espressione. Ci vado un po' tremante, anche se so il fatto mio. La lavagna mi mette sempre soggezione, mi prende strizza quando devo fare qualcosa davanti a tanta gente. Oltrepassando il banco di Samantha, le lancio un'occhiata di sbieco. La intravedo impassibile attorcigliarsi all'indice uno dei suoi boccoli biondi. I suoi occhi sono azzurri e glaciali, però (cavolo!) bellissimi. Li punta su di me mentre sto afferrando il gessetto con falsa nonchalance. E' inevitabile: il gessetto mi cade per terra e io (che altro devo fare?) mi chino a raccoglierlo. Poi mi rialzo di scatto e sento uno strap. Dopo lo strap sento una risata gigantesca, megagalattica, sganasciante. Finalmente anche Samantha sorride, o meglio, ride a bocca spalancata. Credo che questo sia stato il mio primo pensiero dopo la catastrofe. Il secondo è stato che avevo freddo alle ginocchia e il terzo che i pantaloni della tuta erano per terra e io ero in mutande rosa a rombi rossi davanti a tutta la classe. C'è stato anche un quarto pensiero di terrore puro, quando mi sono ricordato che gli slip avevano pure un buchetto sul di dietro. Non so che avrei fatto se la prof, ridacchiando pure lei, non mi avesse tirato su i pantaloni con gesto fulmineo sistemandoli con uno spillo da balia provvidenziale trovato in borsa.
- Adesso piantatela, ragazzi! -, ha detto battendo la mano sulla cattedra per far smettere il baccano. - Un elastico che si allenta è cosa che può capitare a chiunque…
No, cara prof, non a chiunque. Perlomeno, non a chi porta pantaloni come si deve, comprati in negozi di sport e di marca decente. E in classe nostra io sono l'unico a portare toni comprati alle bancarelle del mercato rionale. Per la cronaca: da noi in Toscana le tute da ginnastica si chiamano toni - e i miei sono appunto da due lire.
(Domenica Luciani, Tostissimo, Feltrinelli-Kids)
Eh sì, mi pare che questo brano renda bene l'idea di che cosa intendiamo per "registro informale". Molti scrittori lo usano per descrivere con efficacia i personaggi della realtà: li fanno parlare con linguaggio gergale, anche con errori, per presentarli così come sono. Possiamo imitare questi scrittori, ma solo in certe situazioni: TUTTO DIPENDE DA CHI LEGGERA' IL NOSTRO TESTO...
Se il libro vi incuriosisce (questo è l'incipit) potete leggerlo anche on line in Google.

9 commenti:

  1. Il libro è disponibile, non completamente (alcune pagine sono state omesse) su Google. Basta andare nell'home page di Google, in alto a sinistra trovi i link web, immagini, video... e c'è anche il link libri. Clicca e scrivi il titolo del libro (tostissimo + libro)che ti interessa. Avvia la ricerca e il primo risultato è la riproduzione on line di gran parte del testo. Così puoi farti un'idea se il libro ti piace o no e poi puoi decidere di comprarlo (ha anche un prezzo accessibile, 8 euro, mi pare). BUONA LETTURA!!
    Antonio, ho modificato le impostazioni nel blog della scuola, così puoi commentare anche lì!

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  2. Ah, non si può stampare (come invece ho detto oggi erroneamente in classe)

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  3. Peccato che non si possa stampare!!
    Sarebbe stato molto più comodo!!

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  4. TRA DI NOI DI SOLITO USIAMO UN REGISTRO INFORMALE MENTRE CON LE PERSONE CHE NON ABBIAMO CONFIDENZA USIAMO UN LINGUAGGIO INFORMALE E CON COLORO CHE CONOSCIAMO UN PO' USIAMO UN REGISTRO MEDIO

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  5. Mattia e Maurizio ;con le persone che non abbiamo confidenza utilizziamo un registro FORMALE!!
    Forse avete sbagliato a scrivere.Può essere?

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  6. Ciao a tutti e scusate l'intrusione. Questa mattina ho fatto il "turno" in biblioteca presso la scuola media, è la seconda volta che partecipo, mentre per la prima sono tornata a casa entusiasta per questo meraviglioso strumento che avete a disposizione (ai miei tempi non c'era)... contrariamente oggi sono un pochino delusa.

    Sapete perché?...

    Pochissimi, vorrei dire quasi niente, i ragazzi che sono passati per prendere un libro.

    Questa meravigliosa poesia esprime quello che, secondo me, la lettura é:

    Tutti i libri del mondo
    non ti danno la felicità,
    però in segreto
    ti rinviano a te stesso.

    Lì c'è tutto ciò di cui hai bisogno,
    sole stelle luna.
    Perché la luce che cercavi
    vive dentro di te.

    La saggezza che hai cercato
    a lungo in biblioteca
    ora brilla in ogni foglio,
    perché adesso è tua.

    (Hermann Hesse da La felicità, versi e pensieri)

    ... e allora buona lettura e TANTI AUGURI CHE IL NUOVO ANNO PORTI A TUTTI LE ALI DELLA FANTASIA, LE VELE DELLE EMOZIONI, LE CHIAVI DEI SOGNI E STRAORDINARI VIAGGI.

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  7. Grazie per queste bellissime parole!! Ha ragione sig. Pizzato... prometto che nel secondo quadrimestre dedicheremo più spazio alla lettura (c'è già qualcosa che bolle in pentola...).

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  8. Mi piace tanto leggere, non ho tanto tempo per farlo perchè la scuola è molto impegnativa.
    Andrei spesso Samuela, in biblioteca ma il tempo è proprio poco! Ho la tessera da 8 anni per prendere i libri, pensa che, tutti quelli che ho preso in prestito me li ho fatti regalare perchè mi piaceva rileggerli. Ora sto leggendo "I cacciatori di aquiloni" e trascuro un po' questo blog. E' vero Samuela leggere è molto emonozionante arrivare al finale!

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