domenica 8 novembre 2009
Che sequenza sei?
Siccome ho la sensazione che sia ancora poco chiaro cosa si intende per sequenze riflessive ed espressive e che non abbiate ancora ben capito come si fa a passare dal panetto alla pizza, ecco due esempi tratti dal libro "Che animale sei?" di Paola Mastrocola. Il protagonista della prima sequenza, quella riflessiva (in cui si riportano i giudizi, le opinioni, le riflessioni dei personaggi e del narratore), è un lupo che non è riuscito a trattenere quella che potrebbe essere l'anatra della sua vita. Ecco i suoi pensieri in questa sequenza che potremmo intitolare "Pensieri confusi di un lupo innamorato".
Lui la guardò salire. Pensava a mille cose: chissà come le sta bene un vestitino a fiori scollato, glielo vorrei comprare io, e invece adesso lei cosa va a cercarsi un fidanzato, meglio se non lo trova, o se quel cretino annega o se lo ingoia un castoro, e cosa diavolo ci sta a fare un fidanzato tra noi due, non c'entra niente, e io adesso glielo dico, e invece no, non glielo dico perché devo andare in biblioteca a scrivere, anche se non ho proprio neanche un'idea in testa, ma poi lo so che mi viene, perché le idee vengono sempre, le persone invece alle volte se ne vanno, soprattutto le persone un po' speciali che magari hai appena incontrato e non vorresti che andassero via mai più, le legheresti al tuo braccio con un cordino, come si fa con i palloncini, ma anche i palloncini poi se ne vanno, volano via e tu rimani con il tuo stupido cordino al braccio e cosa te ne fai, guardi il palloncino che se ne va in alto e poi non lo vedi neanche più, e chissà quanti milioni di palloncini ci sono in cielo, tutti i palloncini che abbiamo perso, che idioti!, cosa stavamo facendo quando li abbiamo persi, cosa avremmo potuto fare per non perderli mai, e io adesso cosa ci vado a fare in biblioteca, posso benissimo non andarci, e allora perché ci vado, e lei sale su quel maledetto taxi...
In questa seconda sequenza, di tipo espressivo (sequenza in cui si presentano le emozioni, gli stati d'animo, le sensazioni, i sentimenti dei personaggi), l'autrice ci dice cosa prova l'anatra protagonista del libro seduta in riva al mare. Questa sequenza potremmo intitolarla "L'anatra felice".
Le era venuta una strana felicità, fatta anche di malinconia, e se ne stava a guardare il mare, l'incessante va e vieni dell'onda, quel suo continuo portarti acqua e riprendersela e riportartela. Le sembrò di capire, in un attimo, che tutto passa e niente in verità mai passa, i fidanzati, le mamme, le nuvole...
Avete capito adesso?
Ah, cosa mi fanno fare questi pomeriggi di pioggia...
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gazie prof.per il suo aiuto ma,non sò se riuscirò ha scrivere una cosa del genere nella verifica di martedì quindi, non si aspetti troppo!
RispondiEliminaMarty1b
Veramente non avevo pensato alla verifica di mercoledì (per quella mi accontento di molto meno...), ma al racconto che dovete fare per sabato prossimo. E' solo un ESEMPIO per farvi capire la differenza tra i vari tipi di sequenze...
RispondiEliminaTranquilli!!
aiuto la verifica !!!!!!!!
RispondiEliminaok,allora posso stare tranquilla.
RispondiEliminaMarty1b
prof!!!!!!!!Ho appena scritto il testo x sabato e poi ho letto questo post!!!!!!!!!!!sarà x il prossimo...
RispondiEliminaCHE PAURA X LA VERIFICA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
:-( )-:
Ho paura della verifica!!!!!Ma ce la devo fare!Almeno spero.
RispondiEliminabene qualcuno di nuovo in questo blog!!!
RispondiEliminaCara prof. sono Irene Trevisan spero che questa volta riesca a sprdire questo messaggio. Io non sono molto socievole, mi esprimo sinteticamente e scrivo molto ridotto ed espressivo. Spero di riuscire a tirar fuori più parole possibili per la verifica!
RispondiEliminaCarissima Irene, stai meglio? Sono molto felice di vederti nel blog!! Non preoccuparti, a scrivere si impara....
RispondiEliminaCiao e a presto!
non so come scrivere il testo per sabato
RispondiEliminaCara prof.,anch'io sono felice di aver cominciato a scrivere in questo blog anche se a dir la verità mi spaventava, ma ora mi diverto! Ho avuto per 4 giorni la febbre tra 39 a 40.5, ho perso un kg di peso, spero di recuperarlo!A lunedì
RispondiEliminaCara prof e cari compagni, sono venuta a trovare Irene e sono entrata in blog, per lasciare un commento. Sono molto timida e faccio fatica ad esprimermi con gli altri perchè il mio carattere mi blocca!Ora il computer non ce l'ho ma verrò da Irene a connetarmi per aprirmi un pò di più . Ciao a tutti Giada
RispondiEliminaspero che scriverai molto in questo blog,Giada.
RispondiEliminaHo visto che ci sono molte nuove comparsa su questo blog!
mi raccomando continuate a scrivere!
Caro Maurizio, nel testo da scrivere per sabato devi concentrarti solo su due tipi di sequenze: quelle riflessive (che descrivono i pensieri dl protagonista) e quelle espressive (che descrivono i sentimenti del protagonista). La traccia da sviluppare è questa (se non ricordo male): Mr. Brown, di fronte ai due rapinatori...
RispondiEliminaPer riuscire a creare questo testo devi immedesimarti nel personaggio e scrivere cosa gli sarà passato per la mente in quel momento (pensava di scappare, di telefonare alla polizia, di affrontarli...) e che cosa provava (aveva paura, era tranquillo...). Prova! Sabato vediamo cosa avete combinato...
Cara prof, sa che ho fatto una ricerca (di epica) sull'albero sacro (la quercia) è contenta?????????????????.
RispondiEliminaPS spero di si!!!!!!!!!!!!!! (quindi non voglio essere superiore agli altri!!!!)
Niki
Brava Nicole, io e gli altri compagni della ex 5°A avevamo sul vecchio libro il "racconto della quercia";è molto interessante quella storia perchè il personaggio (mostro) ha un carattere un po'
RispondiElimina"scalmanato" e vivace. Anche lo svolgimento e la conlusione sono molti interessanti!!!!!
P.S.Spero che porterai o ci racconterai quella storia perchè è molto curiosa soprattutto per chi non l'ha mai sentita!!!
P.S. ALI che belle foto!!!
RispondiEliminaProf,spero nella traccia per sabato,di aver utilizzato correttamente le varie sequenze, se no, "addio spiegazione" !!!!!!!!!
RispondiEliminaAnche io ho questo libro l'ho preso in biblioteca ed è bellissimo, lo consiglio a tutti perchè breve e bellissimo.
RispondiEliminaQuesto libro, leggendo il titolo, sembra da bambini e quindi si pensa che è maglio Harry Potter o Piccoli Brividi.
Parla di una pennuta che nasce dentro un camion che in qual momento stava sbandando,
lei e l'altra roba carica sul rimorcho volano fuori e sbatte contro un bidone e cade dentro una pantofola e lì stà fino a che comincia a diventare grande. Viene trovata da un castoro
di nome George e la piccola pennuta comincia a lavorare da castoro, e non si crede più una pantofola ma un castoro.
Un giorno perde la mamma e và a cercarla in città dove finisce in una comunità di pipistrelli, dove , dopo un po', pensa di essere un pipistrello e poi... non vi rovino la sorpresa:
LEGGETELO E CAPIRETE!!!
Grazie Marco per aver sicuramente incuriosito i tuoi compagni a proposito del libro "Che animale sei?". E' vero, è molto carino e divertente e, soprattutto, non è banale.
RispondiEliminaGrazie prof, penso di averli proprio incuriositi molto!
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