Il 27 marzo 2010 si è celebrata, per la prima volta in Italia, la “Giornata mondiale del Teatro”, istituita dal Governo con decreto del Consiglio dei Ministri del 6 novembre 2009.
L'obiettivo è quello di richiamare l'interesse dei giovani sull'importanza del teatro, quale elevata forma di espressione artistica di alto valore sociale, in grado di rafforzare la pace e l'amicizia tra i popoli.
Anche la nostra classe in questi mesi si sta confrontando con questo linguaggio diverso che sta diventando ogni giorno sempre più nostro.
Ma che cos'è il teatro? Riprendo da Wikipedia la definizione: "il teatro è un insieme di differenti discipline, che si uniscono e concretizzano nella esecuzione di un evento spettacolare dal vivo. Il termine proviene dal greco θέατρον (théatron, che significa "spettacolo") e comprende le arti tramite cui viene rappresentata, sotto forma di testo recitato o drammatizzazione scenica, una storia. Una rappresentazione teatrale si svolge davanti ad un pubblico utilizzando una combinazione variabile di parola, gestualità, musica, danza, vocalità, suono e, potenzialmente, ogni altro elemento proveniente da altre arti. Più strettamente, non c'è necessità dell'esistenza del testo: il movimento del corpo in uno spazio con fini artistici ed illustrativi, eseguito di fronte ad un singolo spettatore, è definito di per sé teatro. Oltre al teatro di prosa in cui la parola (scritta o improvvisata) è l'elemento più importante, il teatro può avere forme diverse, come l'opera lirica, il teatro-danza, il teatro-canzone, il teatro dei burattini, la pantomima...
Nel blog ho già inserito due esempi di teatro: il primo è quello di Carlo Presotto in "Favole al videotelefono", il secondo è quello di Marco Paolini in "Vajont".
Ora vi voglio lasciare qualche altro esempio come spunto di riflessione...
Cesco Baseggio (Lunardo), e Tino Barpi (Simon) nella scena V - atto secondo della commedia "I rusteghi" di Carlo Goldoni.
Giorgio Gaber in "Lo shampoo".
Una clip di alcuni momenti de "il lago dei cigni" con Svetlana Zacharova e Roberto Bolle.