martedì 23 febbraio 2010

LA MONTAGNA


Sabato 20 febbraio gli alpini sono venuti a scuola a parlare con le classi prime della montagna: solo conoscendo bene questo ambiente possiamo veramente rispettarlo. Questa è un po' la sintesi del messaggio che ci hanno voluto lasciare queste persone che tutti i giorni lavorano per salvaguardare la bellezza della natura. Ciò che mi ha colpito di più della chiacchierata che abbiamo ascoltato, è stata la risposta alla domanda di Ivan: vi è mai capitato di incontrare degli animali pericolosi?
L'alpino ha risposto che gli aneddoti che avrebbe potuto raccontare sarebbero stati innumerevoli, ma che l'animale più pericoloso di tutti resta sempre uno: l'uomo.
Credo che sia molto chiaro ciò che ci ha voluto dire, vero?
L'uomo dimostra di essere in grado di distruggere tutto ciò che di bello la natura gli offre, ma è anche l'unico animale, com'è stato più volte ribadito, che è in grado di imparare dai suoi errori, se lo vuole veramente.
A proposito di montagna, vi consiglio di leggere qualche libro di uno scrittore semplice e raffinato come Mauro Corona che vive e lavora a Erto, uno dei paesi colpiti dal disastro del Vajont.
Corona, nato nel 1950, ha seguito fin da bambino il nonno paterno, intagliatore, in giro per i boschi e, nello stesso tempo, il padre cacciatore, che gli ha fatto conoscere tutte le montagne della valle in cui abitava. Dal nonno ha ereditato la passione del legno diventando uno degli scultori lignei più apprezzati d'Europa. Dal padre ha ereditato, invece, la passione per le cime e le scalate, diventando un alpinista e arrampicatore fortissimo (ha aperto molte vie sulle Dolomiti). Su You Tube potete trovare molti video su questo personaggio, un po' fuori dagli schemi...
Negli ultimi anni ha pubblicato molti libri che raccontano la montagna e cercano di farla amare ai giovani. Ecco come si apre uno dei suoi primi libri, LE VOCI DEL BOSCO, che credo ci sia anche in biblioteca a scuola:

Le pagine di questo libro non contengono un trattato di botanica e nemmeno parole di assoluta verità. Ciò che in esse vi si potrà leggere sono "verità personali" suscitate da riflessioni indotte da oltre quarant'anni di vita nei boschi e dialoghi con le piante. Durante questo lungo tempo, ho capito che tutto, in natura, ha un proprio carattere, una personalità, un linguaggio, un destino. Osservando e ascoltando con attenzione il creato, è possibile udire la sua voce...
Gli alberi non si spostano, ma possiedono un loro carattere che comunicano in vari modi: con la bellezza, con l'oscillazione delle fronde, con la consistenza delle fibre. E anche con la diversa reazione che hanno nei confronti di chi li tocca. In queste righe si parla di loro e di uomini: a volte bene e altre male... e così il cattivo, senza quasi rendersi conto, proverà simpatia per il sambuco, il buono per il larice, il sempliciotto per il faggio, l'elegante per la betulla, il cocciuto per il carpino e via dicendo...


martedì 9 febbraio 2010

Vajont e Paolini


Ecco gli ultimi minuti dello spettacolo di Paolini sul Vajont... Purtroppo ieri non abbiamo avuto il tempo di commentare, e così apriamo qui la discussione sugli aspetti che ci interessano:
- la tragedia del Vajont che ha ucciso quasi 2000 persone e che poteva essere evitata;
- l'intensità della recitazione di Paolini, che DA SOLO riesce a catturare gli spettatori con la forza delle sue parole, dei suoi gesti, dei suoi silenzi, che con la sua stessa emozione fa emozionare.
Spero di leggere tanti commenti...

lunedì 1 febbraio 2010

C'era una volta...


Con la consegna della verifica di oggi si è conclusa la nostra unità di apprendimento sulla favola e ora, finalmente, possiamo voltare pagina!
Commentando questo post iniziamo l'attività di brainstorming sulla FIABA: scrivete tutto ciò che sapete a proposito di questo argomento facendo tutti gli esempi che vi vengono in mente... Sabato riprenderemo il discorso da qui!